La costruzione del castello è legata alla famiglia ghibellina di Vercelli dei Tizzoni che, dietro il permesso del Papa, costruì nel XV secolo l’edificio per la difesa del monastero benedettino lì presente, della popolazione e dei raccolti.
L’area, oltre ad essere in un punto strategico, era anche economicamente fiorente: i monaci, infatti, bonificarono i terreni paludosi per renderli agricoli, allevarono bestiame e costruirono mulini, forni e traghetti sul Po.
Essendo il castello dimora signorile e non essendo mai stato coinvolto in attività di guerra, la struttura oggi rimasta è ancora integra: ha caratteristiche rinascimentali, un apparato a sporgere su tutti i lati e, unita alla rocca da una cortina, si trova una torre cilindrica.