Un giorno a Gattinara
Gattinara citta’ del vino, terra del riso e del buon vivere
Itinerario di un giorno alla scoperta di Gattinara, cittadina di stampo romanico famosa per le sue eccellenze vitivinicole conosciute in tutto il mondo.
il centro storico di gattinara
Il tour cittadino può comodamente avere inizio dal centro storico, la cui pianta regolare risale alla fondazione del Borgo Franco nel 1242, dove sono conservate tracce delle radici romaniche delineano l’antichità e la rilevanza culturale della città. La storia di Gattinara è fortemente connessa a quella della famiglia degli Arborio di cui faceva parte uno dei più grandi personaggi politici e diplomatici europei del primo Cinquecento: Mercurino Arborio.
La Chiesa di San Pietro è la prima tappa di questo itinerario. Ricostruita nel 1881 con forme neoclassiche su un preesistente edificio romano, San Pietro è uno scorcio tipico di Gattinara. La cupola dell’edifico vanta di essere una tra le prime costruzioni italiane in laterizio armato.
Poco distante si trova il Palazzo di Città, sede attuale del Municipio, che nasce in origine come residenza dei marchesi Arborio Gattinara ed è progettato per mano dell’Architetto gattinarese Delmastro. Di notevole importanza poi Palazzo Arborio, costruito intorno al 1450 e oggi sede dell’Associazione Culturale di Gattinara. Al suo interno sono conservati preziosi affreschi ed è visitabile su prenotazione.
Enoteca regionale e chiese cittadine
Proseguendo l’itinerario nelle vie del centro di Gattinara, si giunge in Piazza Paolotti, che il venerdì ed il sabato ospita i mercati cittadini, e dove si trova l’omonima Villa Paolotti, costruzione di fine Ottocento oggi sede dell’Enoteca Regionale che ospita inoltre una sala conferenze adiacente allo spazio espositivo G’ART. Presso Villa Paolotti è allestito anche l‘Ecomuseo di Gattinara che espone alcuni interessanti oggetti e attrezzi del vivere contadino del passato, regalando una testimonianza storica davvero unica a servizio delle generazioni future. Al suo interno sono stati ricreati tre momenti della vita contadina: l’infanzia, la cucina e la zona che conserva attrezzi e strumenti legati alla vita lavorativa.
L’itinerario cittadino prosegue con la visita alla Chiesa di Santa Marta, costruita nel 1450 e riedificata nel 1844. Un edificio a pianta centrale che oggi ospita numerosi concerti musicali grazie alla buona acustica che caratterizza gli spazi interni.
Nelle vicinanze si trova la Chiesa di San Francesco, eretta sulle rovine della Chiesa di San Giulio, un esempio di architettura del primo Barocco. Al suo interno si può osservare un prezioso altare ligneo intagliato minuziosamente. Proseguendo verso Corso Garibaldi si raggiunge la Chiesa della Madonna del Rosario di forma altrettanto Barocca. Internamente è collocato un altare in marmo nero ed un pregiato trittico attribuito al Giovenone.
Poco distante sorge la Chiesa della Madonna di Rado che, prima del 1242 anno di fondazione del Borgo, era considerata la località più importante della zona. Numerosi i fedeli che qui giungono ad onorare la Madonna Nera, di cui è conservata una statua lignea risalente al XV secolo.
citta’ alta: torre delle castelle, castello di san lorenzo e panchina gigante
Sulla cima di una delle colline più alte della zona, sorge il Castello di San Lorenzo, costruito nel 1187 dal Comune di Vercelli a guardia della valle. Abbandonato intorno al XVII, ad oggi restano solo i ruderi della fortificazione. Intatto è ancora il grande portone d’ingresso, e all’interno delle mura perimetrali, si scorgono i resti del mastio centrale e della chiesa di San Lorenzo. Raggiungibile con una passeggiata semplice ma in salita, il Castello di San Lorenzo è uno dei punti panoramici migliori della zona da cui si gode di una splendida vista sulla città e sulle colline circostanti.
Altro punto panoramico particolarmente apprezzato è il piazzale della Torre delle Castelle che regala un belvedere incantevole sui vigneti di Gattinara e si trova a poca distanza dal centro cittadino, raggiungibile con una passeggiata di 15 minuti o più comodamente in auto. La Torre, ormai simbolo indiscusso della città, risale al XI secolo ed è una vivida testimonianza dell’importante complesso fortificato medievale che cingeva tutta l’area collinare circostante. Il panorama qui è incantevole, soprattutto nelle giornate terse in cui si può ammirare il Monte Rosa incorniciare le colline gattinarensi per uno scorcio davvero unico!
A pochi metri dalla Torre, è d’obbligo ritagliarsi un momento per scattare un originale selfie seduti sulla Panchina Gigante: quella di Gattinara è la numero 35 ed è di colore rosso, come rosso è il vino d’eccellenza che qui si produce.
eccellenze enogastronomiche
Nella zona di Gattinara trova terreno fertile la coltivazione del vitigno di Nebbiolo che da origine al Gattinara D.O.C.G. e al Coste della Sesia D.O.C.G., alcuni tra i vini più apprezzati d’Italia. Vino sontuoso e di variegata ricchezza deve la sua particolarità al Supervulcano che ha determinato una varietà di suoli che conferiscono a questo vino caratteristiche uniche e particolari. Presso Villa Paolotti è ospitata la sede dell’Enoteca Regionale dove si possono trovare i grandi vini dell’Alto Piemonte e diversi prodotti d’eccellenza.
Gattinara si trova inoltre all’interno zona della Baraggia dove si produce la prima ed unica DDP di riso italiano, un’eccellenza riconosciuta dai più grandi chef nazionali e internazionali che rappresenta la massima espressione della grande tradizione risicola del Vercellese: il riso di Baraggia Biellese e Vercellese.
L’itinerario di Gattinara non può però considerarsi completo senza l’aggiunta di una nota sensoriale che comprende la visita ad una cantina locale ed una degustazione delle eccellenze vitivinicole della zona.
Chiesa di San Pietro
Palazzo di Città
Palazzo Arborio
Piazza Paolotti
Villa Paolotti
Ecomuseo
Chiesa di Santa Marta
Chiesa di San Francesco
Chiesa della Madonna del Rosario
Chiesa della Madonna di Rado
Castello di San Lorenzo
Torre delle Castelle
Big Bench
Enoteca regionale
Come raggiungere gattinara
IN AUTOSTRADA
A4 Milano-Torino uscita Agognate o innesto A26 a Biandrate, direzione Gravellona Toce, per Romagnano-Ghemme (da Milano);
uscita Greggio o innesto A26 a Biandrate, direzione Gravellona Toce per Romagnano-Ghemme (da Torino);
A26 Genova-Gravellona Toce, uscita Romagnano-Ghemme
Da Romagnano Sesia seguire la SP 299 per Varallo-Alagna Valsesia
IN BUS
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