Parco Naturale Lame del Sesia
pARCO NATURALE LAME DEL SESIA
Istituito nel 1978, il Parco Si estende per circa 900 ettari, lungo un tratto di quasi 8 km di fiume al confine tra le province di Vercelli e Novara. Il territorio è fluviale ed è caratterizzato dalle lame, specchi d’acqua sorti da rami del Sesia e da gerbidi, radure nate su depositi di ghiaie. Si tratta di un terreno continuamente plasmato dalle piene del fiume Sesia, lungo le rive si affacciano i boschi, ormai gli ultimi lembi delle scomparse foreste di pianura. Quest’oasi naturale si pone in netto contrasto con il paesaggio circostante caratterizzato dalla predominanza della monocoltura a riso.
La fruizione del parco è possibile durante tutto l’anno a piedi e in bici, sia su percorsi attrezzati autoguidati sia con specifiche attività didattiche. È inoltre visitabile, su richiesta, il Museo ornitologico, presso la sede del parco di Albano Vercellese.
Il Parco ospita una delle maggiori garzaie d’Italia, ubicata al confine sud del Parco delle Lame e circondata dal fiume. È il luogo ideale per i birdwatcher che possono utilizzare il capanno di avvistamento posto sull’argine del Sesia per osservare la vita e le abitudini dei volatili che abitano questa zona. Nella Riserva Naturale Speciale Isolone di Oldenico nidificano garzette, aironi cenerini, cormorani e aironi guardabuoi. Nei periodi appropriati il birdwatching si può praticare nei capanni d’osservazione attrezzati del Parco.
Tuttavia non è questa l’unica grande “città degli aironi”: la Garzaia di Villarboit è Riserva Naturale Speciale della Regione Piemonte dal 1990. La superficie protetta è formata da una parte di coltivo a pioppeto e risaia, e da un bosco ceduo con robinie, olmi campestri e ontani neri. Altro luogo di nidificazione degli ardeidi è a Carisio, sulla sponda destra del torrente Elvo, con la Riserva Naturale Speciale della Garzaia di Carisio. In un’area di pianura fortemente antropizzata, hanno “trovato casa” nitticore, garzette e aironi cenerini.
In queste aree protette non è consentito l’accesso al pubblico, salvo per motivi di studio. Le specie ornitologiche sono comunque comodamente osservabili dal perimetro della riserva.
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