Costruito in un’epoca imprecisata dai monaci benedettini di Santo Stefano, la struttura si presenta eretta solo per metà: è infatti visibile solo la parte occidentale, in buone condizioni. Una terza torre quadrangolare indipendente è sormontata da due torrette appuntite.
Di funzione prevalentemente agricola e difensiva e non militare, Federico Borromeo nel XVI secolo incentivò la canalizzazione delle acque e la bonifica degli acquitrini.
Curioso è che la coltivazione del riso veniva tollerata solo nei luoghi adatti alla conformazione geologica, con divieto di trasformare i prati in risaia per salvaguardare le vigne e i gelsi per la coltivazione del baco da seta.