La città perduta di Felix
#losapevateche
Leggenda
la CITTà PERDUTA
DI FELIX
La leggenda di una città leggendaria di nome Felix, situata ai piedi del Rosa, si tramanda in Valsesia da generazioni.
Le origini della leggenda
Si racconta di una città leggendaria, ai piedi del Monte Rosa, di nome Felik. Era situata sopra i 4000 metri, tutta lastricata, e favoriva le vie
di comunicazione tra i due versanti della montagna. Una sera
d’autunno, un viandante stanco e assai malandato chiese ospitalità
alla città ma fu respinto. Egli allora attirò una maledizione su quella ricca ma egoista città, tanto che iniziò a nevicare ininterrottamente
e la città fu sepolta interamente dalla neve, lasciando il posto a
quello che ad oggi è il ghiacciaio del Lys.
A questa leggenda si ricollega quella della “Valle perduta”, tramandata dalle popolazioni Walser rifugiatesi in Valsesia. Un tempo, a nord del Monte Rosa, si dice esistesse una valle verde e rigogliosa, ricca di
pascoli e boschi. Questa valle sarebbe stata sommersa dai ghiacciai durante una serie di inverni molto rigidi. Da qui il nome “das verlorene Thal” – “la Valle perduta”.
Come ogni leggenda, anche questa contiene un fondo di verità. Nel 1778, sette giovani di Gressoney partirono alla ricerca di questa valle, convinti che al di là esistesse una sorta di paradiso terrestre. Riuscirono a scalare la montagna arrivando fino ai 4178 metri, dando così il nome di Entdeckungsfelsen (Roccia della Scoperta) al picco raggiunto. Interessante notare come, nelle carte geografiche di fine ‘600, sia indicata una valle tra il massiccio del Monte Rosa e il Vallese svizzero, oggi non più esistente.