Arte & Cultura

Tradizioni carnevalesche

Valsesia e vercellese

gennaio – febbraio

Scopri le tradizioni carnevalesche della provincia di Vercelli

Carnevale di Varallo

Il Carnevale di Varallo si apre il 6 gennaio, in termini carnascialeschi definito “giorno della vecchia Pasquetta”, per concludersi il primo giorno di Quaresima con il Processo al Marcantonio (la Maschera principale). Durante il processo vengono messi alla berlina i fatti più salienti della cronaca cittadina, concluso poi con un rogo benaugurale ricorrente nei carnevali alpini.

Tra i momenti da non perdere ricordiamo la presentazione della Cecca, consorte del Marcantonio la cui identità viene celata sino alla sera del Veglione a lei dedicato; la Carnevalaà n’t’la straà, con giochi e spettacoli per bambini; il giovedì della Giobiaccia; il Bal d’la Lum, grande ballo in maschera; la Paniccia Reale e il Processo al Marcantonio.

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Marcantonio e Cecca: le maschere tradizionali di Varallo in visita al Sacro Monte


carnevale di borgosesia – Mercû Scûrot

Il Carnevale di Borgosesia, nella sua espressione più tipica e caratteristica, ovvero il Mercû Scûrot, nasce nel 1854 ad opera di un gruppo di buontemponi che decide di celebrare a proprio modo le “esequie” del Carnevale nel giorno delle Ceneri, accompagnando per le vie del Borgo un feretro contenente un fantoccio di paglia che rappresenta il Carnevale. L’anno successivo al fantoccio venne dato il nome di “Peru Magunella”, il primo derivante dalla dialettizzazione del Santo Patrono della cittadina (S. Pietro) e il secondo da “Magoni”, soprannome col quale erano identificati i borgosesiani. Solo 30 anni dopo la maschera iniziò a essere interpretata da una persona e ad essa venne associata una consorte, la “Gin Fiammàa”. Caratteristiche del carnevale borgosesiano sono i veglioni danzanti del sabato sera, a cui si aggiungono serate di carattere culturale e i tre corsi mascherati pomeridiani.

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Sfilata di carri allegorici a Borgosesia

Il Carnevale storico e la più grande fagiolata d’Italia di Santhià

È il più antico Carnevale del Piemonte. Trae origine dall’Abadia, citata per la prima volta in un documento del 1338, che sarà sostituita verso il XVIII secolo dall’Antica Società Fagiolesca, antenato dell’attuale Comitato Carnevale.

Diversi i momenti salienti di questo carnevale: la presentazione delle maschere e la consegna delle chiavi, occasione per mettere alla berlina i fatti della cittadina; i 3 corsi mascherati, che si tengono nel pomeriggio della domenica di carnevale, del martedì grasso e il lunedì di carnevale in notturna; la più grande fagiolata d’Italia, lunedì, nel corso della quale vengono distribuite circa 20.000 razioni. Una particolarità: la mattina della fagiolata il Corpo Pifferi e Tamburi, uno tra i corpi più antichi e importanti d’Italia, alle 5 del mattino inizia a dare la sveglia alla cittadina e soprattutto ai comandanti di piazza che presiedono la fagiolata, trovando, nonostante la buon’ora , accoglienza nelle case in cui si recano.

Nel corso del carnevale si tengono inoltre le Pule (una sorta di questua) e le Congreghe (momento in cui viene messo all’asta ciò che si è raccolto nel corso delle Pule), ma anche veglioni e giochi popolari, così da coinvolgere tutti in quello che è il momento più folle dell’anno. Il carnevale si conclude con il rogo del “Babaciu”, ovvero il re del Carnevale.

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Sfilata di carri allegorici a Santhià © Pro Loco Santhià

Carnevale di Vercelli – Grande Carnevale piemontese

ll Carnevale di Vercelli è ormai divenuto una realtà importante, conosciuta anche al di là dei confini regionali. Ha inizio con la presentazione delle maschere principali di Vercelli, il Bicciolano e la sua consorte, la Bela Majin, e tra veglioni, fagiolate dei rioni, balli dei bambini arriva al suo momento più importante e conosciuto: le sfilate dei carri e dei gruppi mascherati. Sono momenti unici che racchiudono il vero spirito del Carnevale e che vedono la partecipazione di numerosi comitati carnevale di tutta la provincia e il riscontro positivo di un pubblico sempre più numeroso e pronto a vivere in allegria e spensieratezza un momento dell’anno in cui tutto è possibile. Esse si tengono lungo Viale Garibaldi nelle due domeniche che precedono la fine del periodo di carnevale.

Le maschere tradizionali di Vercelli: Bicciolano e Bela Majin © Ass. Amici del Cecco ASCOM 2020

Dai borghi alpini della Valsesia ai comuni storici del Vercellese: scopri tutte le tradizioni di Carnevale e partecipa alle feste in maschera!

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