Il Monte Rosa
#losapevateche
Storia
il monte rosa
Secondo monte delle Alpi per altezza dopo il Monte Bianco, posto lungo il confine che fa da spartiacque tra Italia e Svizzera. Il Monte Rosa si estende sul territorio italiano nei comuni di Alagna Valsesia, Gressoney La Trinitè, Gressoney Saint Jean, Macugnaga e Ayas-Champoluc.
Le origini della storia
Il Monte Rosa è il grande protagonista dell’estate e dell’inverno valsesiano: la sua sagoma imponente con la cima coperta di neve è
uno spettacolo incredibile in tutte le stagioni, specialmente da Riva Valdobbia dove mostra la sua maestosa parete sud.
Come si è guadagnato il nome di Monte Rosa? Spesso, anche
se erroneamente, si pensa che questo appellativo derivi dalle tinte
rosa che colorano il massiccio all’alba e al tramonto. O ancora che
“rosa” non si riferisca al colore bensì all’omonimo fiore, celebrando quindi un’ipotetica somiglianza tra la sua corona di cime ed i petali
di una rosa.
Il vero segreto che si cela dietro al nome attuale risiede, invece, nell’antica etimologia latina del termine “rosia”.
Rielaborato dal dialetto valdostano nel termine “rouése o rouja”, questo termine altro significato non ha se non quello di “ghiacciaio”. “Rosae” in patois, un dialetto francofono che viene parlato in Valle d’Aosta, così come in tedesco con il termine “Gletscher”: il significato è sempre lo stesso, ovvero “ghiacciaio”. Monte Rosa” significa quindi “Monte Ghiacciato” o “Monte dei Ghiacciai”, è circondato infatti da ogni versante, anche da quello meridionale, da una cerchia di nevi perenni.