La miacce
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Tradizioni
le miacce
Le Miacce in dialetto valsesiano sono conosciute come Mijacci e in lingua Walser si dicono Miljntscha. Street food, specialità tipica, dolci, salate: le miacce si possono definire in tanti modi ma restano una delle specialità più tipiche della Valsesia.
Le origini della TRADIZIONE
Figlie di una cucina povera ma sostanziosa, le miacce sono cialde sottilissime tipiche della cucina valsesiana, così versatili da poter
essere gustate nelle più svariate preparazioni.
Ogni famiglia custodisce la propria ricetta, più o meno rimaneggiata negli anni, anche se la base per una pastella doc rimane sempre la stessa: farina bianca, a volte stemperata con farina di mais, latte,
uova.
Le miacce sono un piatto semplice e sfizioso, nato per sedersi intorno
al fuoco e scaldarsi la sera, raccondandosi storie tanto che la frase
“fare miacci” in dialetto valsesiano significa proprio “tirar tardi”.
Il vero segreto per la realizzazione delle miacce perfette è il particolare strumento di ferro usato per la cottura, formato da due pesanti dischiincernierati tra loro, collegati a lunghi manici per la manipolazione della cialde.
Gustate croccanti al naturale sono uno snack perfetto, ripiene di saporita toma valsesiana o di mocetta, un affettato tipico, sono ancora più gustose. Per gli amanti del dolce, c’è l’imbarazzo della scelta: dal più tradizionale ripieno panna e mirtilli, al miele, alla marmellata fatta in casa o alla golosa crema di nocciole.