Un giorno a Varallo
Varallo capitale storica
e culturale della Valsesia
Itinerario di un giorno alla scoperta di Varallo, un borgo storico che profuma di arte e storia e una delle perle più preziose della Valsesia.
Allea, Ville storiche e Collegiata di San Gaudenzio
L’itinerario cittadino parte, a poca distanza dall’ex stazione ferroviaria di Varallo, dall’allea di Corso Roma, sede di maestose ville ottocentesche che oggi ospitano Enti e Associazioni: Villa Virginia dalla caratteristica torre e con le pareti adornate del marmo artificiale di Rima, Villa Barbara dalle movenze un po’ moresche e Villa Durio, all’interno decorata con stucchi e affreschi. Quasi al termine del viale alberato, sulla sinistra, l’ex convento delle Orsoline guida in Piazza Vittorio Emanuele II.
Lo sguardo è subito catturato dalla Collegiata di San Gaudenzio che sovrasta l’abitato: eretta su un promontorio roccioso, si raggiunge con un’imponente scalinata che conduce allo splendido loggiato da cui si può ammirare da una parte la piazza sottostante con il Teatro Civico e dall’altra, alzando gli occhi al cielo, il Sacro Monte di Varallo.
Palazzo dei Musei, Santa maria delle Grazie E LA FUNIVIA
Proseguendo lungo Via Umberto I e svoltando verso Via Don Maio, antica Contrada dei Nobili, si arriva in Via Calderini dove si trova Palazzo dei Musei, sede della Pinacoteca di Varallo, che racconta la tradizione artistica del territorio nutrita nei secoli dal prestigioso cantiere del Sacro Monte, e del Museo di Storia Naturale Pietro Calderini, che espone collezioni naturalistiche e archeologiche, dove spicca quella egittologica.
Al termine della via si giunge in Piazza Ferrari dove si può ammirare la chiesa di Santa Maria delle Grazie. Voluta da Bernardino Caimi (lo Caimi ideatore del Sacro Monte di Varallo), unisce la semplicità francescana all’architettura gotica con grandi archi che sorreggono il soffitto di travi in legno a vista. Ed è qui che gli occhi si soffermano sulla cosiddetta “Parete Gaudenziana”, una delle più importanti testimonianze del Rinascimento Piemontese: 21 figure affrescate sulla parete divisoria che separa lo spazio aperto ai fedeli da quello anticamente riservato ai religiosi, opera di Gaudenzio Ferrari nel 1513.
Uscendo dalla chiesa, sulla sinistra, non perdere l’occasione di salire sulla funivia più ripida d’Europa che, in 90 secondi, conduce al Sacro Monte. Per i più sportivi, esiste l’alternativa pedonale che richiede soli 20 minuti di salita.
Le contrade storiche
L’ itinerario cittadino prosegue costeggiando la casa dove Gaudenzio Ferrari abita per qualche tempo, prima di addentrarsi nelle contrade storiche, dapprima in Piazza Ravelli (antica Piazza della Tela) e poi in Via Albertoni (già Contrada del Vino), fino a raggiungere Piazza San Carlo, una piccola piazza che profuma di storia con una vista impareggiabile sul Sacro Monte. Qui ha sede la Casa-Museo Cesare Scaglia.
Si riprende poi Via Umberto I sorpassando la Bottega dell’Artigianato e Palazzo Racchetti, oggi sede della Biblioteca Civica Farinone-Centa, per proseguire alla scoperta delle contrade storiche in Via Alberganti (ex Contrada del Burro). Questi stretti vicoli sono l’antico centro cittadino, strade commerciali che presentano ancora oggi traccia dell’antica urbanistica: cortili, portici, affreschi e balconi sapientemente lavorati.
Ponte Antonini, il Mastallone E SOTTORIVA
Poco più avanti, la vista si apre su Ponte Antonini che sovrasta le verdi acque del Mastallone. Una volta attraversato, si entra in Varallo Vecchio: il nucleo originario della cittadina. Superando il ponte sulla destra si nota subito Palazzo Scarognini d’Adda, decorato da stemmi nobiliari e oggi sede del Museo della Pesca e di eventi culturali; sulla sinistra, invece, la chiesa di San Giacomo. Mantenendo la chiesa a destra, si inizia a scendere per la passeggiata “El Raffa” che permette per qualche centinaio di metri di costeggiare il Mastallone e, nella bella stagione, di sedersi e godere di un attimo di pace sulla rinomata Varallo beach.
Attraversando nuovamente il ponte, si giunge su Via Osella, costruita nel 1838 per facilitare l’arrivo dei carri in centro senza dover attraversare le strette contrade storiche. Ecco quindi che si apre poco più avanti Piazza Calderini e, su Via Draghetti si costeggiano le ex Carceri Monumentali per entrare nel quartiere di Sottoriva che conserva intatte le origini medievali. Prendendo poi qualsiasi stradina in salita, dopo pochi passi si risale di nuovo in Piazza Vittorio Emanuele II.
Fuori dal centro
Al di fuori del centro storico, Varallo ospita altri tesori: la cappella della Madonna di Loreto, al bivio con la strada che porta a Civiasco, con stupendi affreschi del Ferrari; la chiesa di San Marco, una delle più antiche della valle e con pregevoli affreschi di Giulio Cesare Luini; il Museo dell’Energia e l’ex Stabilimento Idroterapico, fulcro del turismo d’élite della Belle Époque e oggi sede dell’IPPSAR.
Questo itinerario alla scoperta di Varallo saprà fornirti innumerevoli scorci sul Sacro Monte e sull’architettura d’epoca, un panorama impreziosito dai meravigliosi murales d’autore, parte del WARAL Art Urban Project.
Ville storiche
Collegiata di San Gaudenzio
Palazzo dei Musei
Contrade storiche
Casa – Museo Cesare Scaglia
Bottega dell’artigianato
Contrada del Burro
Ponte Antonini
Museo della Pesca
Varallo Beach
Museo dell’Energia
Chiesa di San Marco
Cappella della Madonna di Loreto
Come raggiungere Varallo
IN AUTOSTRADA
Da Milano: A4 Milano-Torino uscita Agognate o innesto A26 a Biandrate, direzione Gravellona Toce, per Romagnano-Ghemme.
Da Torino: uscita Greggio o innesto A26 a Biandrate, direzione Gravellona Toce per Romagnano-Ghemme.
Da Vercelli: A26 Genova-Gravellona Toce, uscita Romagnano-Ghemme. Da Romagnano Sesia seguire la SP 299 per Varallo-Alagna Valsesia.
IN BUS
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