Originariamente costruita entro il 1545 circa, nel corso dei secoli la Parrocchiale di San Giacomo Maggiore subì varie distruzioni e ricostruzioni (almeno quattro) a causa delle esondazioni del torrente Mastallone. L’aspetto attuale risale al 1931, edificata utilizzando nuove tecniche e il cemento armato per evitare altri incidenti. La chiesa è considerata un gioiello d’arte sacra alpina: presenta una struttura a navata unica con pilastri, arconi e volte a botte.
Al suo interno sono custodite splendide opere come il trittico cinquecentesco attribuito a Giovanni Battista Scolari di Rimella che raffigura la Madonna in trono col Bambino e i santi Rocco e Marco. Dell’edificio antico conserva una vetrata figurata secentesca, due tavole con Adorazione dei Magi e Adorazione dei Pastori firmate da un Giacobini di Fobello del 1777 e arredi lignei. Il corpo della chiesa è affiancato dall’alto campanile che rimanda nello stile al tardo romanico tipico del territorio alpino.