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Terre
del riso
vercellese
parchi e riserve naturali
delle terre del riso vercellese
Aree protette e riserve naturali in una culla di campi coltivati a riso: scopri le oasi naturali delle terre del riso vercellese, testimoni di un passato che fu e importanti scrigni di biodiversità.
Parco Naturale del Po Piemontese
Istituito nel 2021 con l’obiettivo di riunire in un unico parco le singole aree protette presenti lungo l’asta fluviale del Po in Piemonte. L’elemento principale che caratterizza il Parco Naturale è chiaramente il fiume Po, il più lungo e importante fiume in Italia. Nel Vercellese il fiume scorre nell’area dei Comuni di Crescentino, Fontanetto Po, Palazzolo Vercellese e Trino, una zona pianeggiante votata alla risicoltura ma con un’elevata biodiversità che si trova al confine l’area collinare casalese. Le aree protette del Vercellese sono particolarmente interessanti per gli amanti del birdwatching che qui possono ammirare numerose colonie di uccelli stanziali.
Parco Naturale del Bosco della Partecipanza e delle Grange Vercellesi
Istituito nel 2021, il Parco si trova nella porzione più meridionale della vasta pianura risicola vercellese e si compone di tre aree che si differenziano dal territorio circostante e che costituiscono uno scrigno di biodiversità. Fanno parte del parco: il Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino, ultimo lembo di bosco planiziale della pianura padana; la Riserva naturale Palude di San Genuario, ambiente umido popolata da numerose specie vegetali e animali; la Riserva Fontana Gigante di Tricerro, habitat palustre che accoglie piante rare.
Riserva Naturale dell’Isolotto del Ritano
Il sito si trova lungo il tratto della Dora Baltea che scorre in corrispondenza dell’abitato di Saluggia e comprende oltra all’isolotto del Ritano, anche le sponde fluviali. Di notevole rilevanza naturalistica sono gli ambienti che ospita, che lo distinguono dal resto del territorio circostante, conferendogli il valore di “isola ecologica“. Sul piano naturalistico è interessante l’isolotto del Ritano, sul quale la vegetazione cresce spontanea con specie ripariali ed invasive, quali la farnia, la robinia, il pioppo, il salice, il sambuco e l’ontano. Sul piano storico-architettonico sono da ricordare all’interno della riserva le imponenti opere di ingegneria idraulica ottocentesche delle Prese dei Canali Farini e Scolmatore, quest’ultimo detto anche Canale Sussidiario, viene realizzato nell’Ottocento nell’ambito del grandioso sistema di irrigazione delle risaie che ha per asse portante il Canale Cavour.
ENTE DI GESTIONE DELLE AREE PROTETTE DEL PO PIEMONTESE
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