La torre dell’Angelo
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Storia
la torre
dell’angelo di vercelli
Durante l’epoca medievale, Vercelli può vantare a pieno diritto l’appellativo di Città Turrita. Si contano infatti più di 50 torri, ognuna legata al palazzo di qualche importante famiglia locale. L’esempio più iconico di questo periodo “verticale” di Vercelli è la Torre dell’Angelo.
Le origini della storia
Costruita prima del XIII secolo, la Torre dell’Angelo faceva parte di
una costruzione più ampia posta a dominare quella che ora è Piazza Cavour. La Torre presenta una base a pianta quadrata, sulla quale
si innesta una metà superiore a pianta ottagonale in stile tardo
gotico, conclusa dalle caditoie. La zona terminale risale al 1875,
anno in cui vengono aggiunte le merlature in cima.
La Torre dell’Angelo deve il suo nome alla leggenda che la circonda:
si dice infatti che un uomo, disperato e senza soldi, decise di
buttarsi giù dalla Torre per farla finita. Accortosi troppo tardi di aver commesso un errore, si mise a pregare assiduamente finchè un
angelo non venne in suo soccorso.
Agli inizi degli anni ’80 viene effettuato un primo intervento di restauro, date le pessime condizioni in cui versa l’edificio. Questi interventi si sono poi ripetuti nel 2018 riportando la Torre ai fasti di un tempo, rendendola occasionalmente visitabile, e creando un’illuminazione ad hoc per valorizzarne la caratura.
Ogni anno, il 6 Gennaio, la befana (impersonata da un impavido Vigile del Fuoco), si cala dalla Torre lungo un cavo che attraversa tutta la Piazza, lanciando caramelle ai bambini presenti, sottolineando ancora di più quanto la cittadinanza si senta legata alla Torre.