La Capanna Regina Margherita
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Storia
la capanna
regina margherita
Torino, 14 luglio 1889: l’Assemblea dei soci del CAI delibera la realizzazione di un rifugio ad alta quota e nell’agosto 1893 viene inaugurata la Capanna Regina Margherita.
Le origini della storia
Intitolata alla Regina Margherita di Savoia, all’epoca sovrana d’Italia,
la Capanna Margherita viene inaugurata il 18 agosto 1893 e si riporta fosse costata un totale di 17,094 lire e 55 centesimi. La bellezza del luogo in cui sorge non ha prezzo.
Realizzarla fu senz’altro un’impresa: creata prima a valle, poi
sezionata e trasferita in cima al Rosa grazie all’aiuto di muli e
portatori, fu infine riassemblata in vetta.
Tanti i record che può vantare: non solo è il rifugio più alto d’Europa,
ma è anche sede della più alta stazione meteorologica d’Europa e,
dal 2004, grazie al Cai di Varallo Sesia, ospita una piccola biblioteca
che è proprio la più alta d’Europa.
Nel 2002 riceve la certificazione UNI EN ISO 14001 che comprova il suo minimo impatto sull’ambiente circostante.
Un grande traguardo visti i suoi 70 posti letto sempre più frequentati, soprattutto tra luglio e agosto, quando centinaia di alpinisti si cimentano nell’ascesa fino a Punta Gnifetti.
La Capanna attuale non è la costruzione originale. L’edificio del 1893 viene infatti demolito nel 1979 ed è poi inaugurato il 20 agosto 1980 il nuovo rifugio-laboratorio.
In occasione del 40^ anniversario del laboratorio, la Capanna ha ospitato il progetto “DxPlanetsx”, ideato da Paolo Barichello. Un’opera che raffigura il profilo del cervello umano, al cui interno sono presenti elementi del regno animale e vegetale, a rappresentare la capacità dell’uomo di interagire con la natura difendendola o mettendola a rischio. Come non intendere quest’opera come un impegno a salvaguardare le montagne e la meravigliosa natura che ci circonda?